La meditazione vipassanā si sviluppa sulla base di una capacità di concentrazione che sempre più verrà allenata e che sarà fondamentale per poter – nel modo più penetrante possibile – entrare in contatto con ciò che mi costituisce, che è intriso spesso di contrazioni, paure, pregiudizi, tensioni, memorie passate e inquinanti, elementi che causano ciò che nel buddhismo viene chiamato “dolore”. Tutto questo sporca la nostra mente e non ci permette di entrare in contatto con la realtà delle cose: la realtà attorno a noi e la realtà dentro di noi.
Nuovo ciclo in presenza e Zoom, dal 11 Marzo al 22 Aprile
Conduce Gianfranco Bertagni