Centro Yoga Le Vie

Sanghita yoga

Incontri – concerti – performance – pratiche meditative che vedono come filo conduttore  l’arte e il suono, sia nell’aspetto culturale che come mezzo per il benessere integrale dell’individuo.

Sanghita – è il suono inteso come vibrazione espressa in tre forme: la musica, il canto, la danza.
Il pensiero filosofico dell’india, come le nostre culture più antiche, vede in ogni forma di espressione artistica un mezzo di fusione con il Principio Universale.
In riferimento al Sangita – Ratnakara di Sharngadeva (1210-1247) uno dei più importanti testi musicologici dell’India, il quale raccoglie una serie di informazioni che si trovano in opere precedenti come il Natyasastra (riguardante la danza). Il testo ha un grande impatto su quasi tutti gli scrittori nel periodo successivo, creando un utile ponte tra l’antico e il periodo medievale.
Ospiteremo musicisti, terapisti del suono, insegnanti di Nada e Mantra Yoga (lo yoga del suono), danzatrici di Bharata-Natyam (antica forma di teatro danza originaria dell’India del Sud).

Domenica 18 dicembre 2016

NĀḌI MAṆḌALA • EQUATORE CELESTE

Spettacolo di teatro danza indiano Bhārata Nāyam per 9 danzatrici.giuditta

L’equatore celeste, proiezione dell’equatore terreste nello spazio, si trova sempre al di sopra di noi, in un luogo infnitamente lontano, ed eternamente relativo. Come sempre succede cambiando prospettiva, scopriamo che il Nāḍi Maṇḍala è anche dentro di noi, e non è altro che il nostro sistema nervoso, costituito da una rete di meridiani e punti energetici, la base stessa della nostra struttura fsica e psichica.

Nāḍi Maṇḍala

Rappresenta al contempo il macrocosmo e microcosmo, lo spazio astrale dentro ognuno di noi. Allo stesso modo la danza Bhārata Nāṭyam, inchinandosi all’equatore celeste, incarna il punto di contatto tra il divino e l’umano, il cosmo e l’individuo, l’impersonale e il personale, intrecciati in un dialogo senza fine. Attori del dialogo saranno le multiformi divinità del pantheon indu: Gaṇeśa – il dio dalla testa di elefante, Sarasvatī – candida dea della conoscenza e delle arti, Kṛṣṇa – dolce dio dalla pelle azzurra che incanta tutti col suono del suo fauto, Śiva – il danzatore cosmico che crea e distrugge i mondi attraverso la sua danza, Devī, la Dea – custode del tempo, signora della vita e della morte, colei da cui tutto ha origine.

con Giuditta de Concini e le allieve di Associazione Jaya Francesca Agostini, Sara Azzarelli, Paola Perrone, Irene Boggian, Costanza Borsari, Alice Giuliodori, Barbara Loreni, Daniela Merli.

Per conoscere l’Associazione Jaya

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Bhārata Nāṭyam

Il Bhārata Nāṭyam è la più antica forma di teatro danza sacra originaria del Sud dell’India. Le sue origini risalgono addirittura al secondo millennio a. C. e attinge al repertorio mitico hindu, in cui le gesta degli dei vengono riproposte con un preciso linguaggio corporeo, codifcato a cavallo della nostra era nel NāṭyaŚāstra, un ampio trattato sulle arti del dramma, della musica e della danza. La tradizione conferisce al Bhārata Nātyam origini divine e, non a caso, in India una delle divinità più importanti è Shiva investe di danzatore cosmico, ossia Śiva Nataraja, il Signore della danza. Tutt’oggi milioni di devoti non riescono a concepire la vita dell’universo senza l’energia sprigionata dalla danza del dio. Il termine Nāṭyam in sanscrito signifca danza, Bhārata è invece un acronimo delle tre parole Bhāva (espressione), ga (melodia), Tāla (ritmo). Lo stile noto come Bhārata Nāṭyam è infatti una perfetta sintesi di questi tre elementi. La danzatrice, attraverso i movimenti e l’espressività del proprio corpo racconta storie di dèi e di eroi.

La vita in tutte le sue forme viene rappresentata attraverso questa meravigliosa forma di yoga in movimento nella quale anche gli occhi danzano.danza-7

Lo spettacolo sarà preceduto da un’ora di meditazione gratuita condotta da Francesca Marziani.danza-9

Costo spettacolo  € 10

Orario:
17.30 – 18.30 meditazione
18.30 – 19.30 Bhārata Nāṭyam

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